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Come riutilizzare l’acqua di cottura: usi in casa

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L’acqua di cottura va buttata? Certo che no! Si sa che, cucinando il cibo nell’acqua, parte delle sostanze contenute in esso vengono disperse durante la bollitura: amidi nel caso della pasta e del riso (per questa ragione e per facilitare la digestione, è bene tenere entrambi sempre un po’ al dente), vitamine e sali minerali nel caso di carne, pesce, verdure e legumi. È inevitabile e non possiamo di certo consumare tutti gli alimenti a crudo. Quello che possiamo fare è però usare per bollire quelle pentole con lo scolapasta incorporato in modo da recuperare l’acqua di cottura, acqua che lungi dall’essere uno scarto, ha diverse possibilità di utilizzo.

Acqua di cottura

Foto Shutterstock

Acqua di cottura: come utilizzarla in casa

L’acqua di cottura degli alimenti non è uno scarto: sono infatti molti i modi con i quali si può riutilizzare, evitando così inutili sprechi. Il risparmio dell’acqua è oggi un tema centrale nella salvaguardia ambientale. Non a caso questo elemento è da molti definito “oro blu”. E allora non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire i molti modi con i quali è possibile riutilizzare l’acqua di cottura di pasta, riso e verdure.

Per lavare i piatti

La prima e più intuitiva maniera per recuperarla è usarla per lavare i piatti, mettendoli in ammollo nell’acqua bollente appena scolata oppure cominciando con le pentole e aggiungendo i piatti subito dopo quando è ancora calda. In questo modo si sfrutta solo il potere sgrassante dell’alta temperatura, utile anche per i fornelli incrostati o il lavabo opaco.

Preparazione di zuppe e minestre

La seconda maniera è usare l’acqua di cottura (della carne e delle verdure) come base per la preparazione di zuppe, vellutate e minestre recuperando così preziosi minerali e vitamine e potenziando in modo naturale il sapore della nuova pietanza. L’acqua di bollitura del pesce, unita a carota, sedano, cipolla e aromi, è un ottimo brodo per la preparazione dei risotti.

Per lessare altri cibi

Un altro modo per utilizzare l’acqua di cottura è quello di farla diventare la base per lessare altri cibi in modo tradizionale, usando quindi un’acqua già arricchita ed evitando di consumarne di nuova, o con il vapore attraverso il cestello.

Per l’igiene del corpo

  • Con l’acqua di cottura della pasta, ricca di amido, già salata e ancora calda si possono fare degli ottimi pediluvi, aggiungendo eventualmente degli oli essenziali per rendere più piacevole l’esperienza; un ottimo sistema per ammorbidire unghie e cuticole prima della pedicure. Oppure si può usare al posto dell’acqua normale durante il lavaggio dei capelli per renderli più morbidi o per lavare i denti in alternativa al dentifricio.

Per innaffiare le piante

  • Quando l’acqua ricca di nutrienti si raffredda si può comunque usare per innaffiare le piante (a patto che non sia salata!) così i nutrienti passeranno nel terreno. Se si cucinano le uova alla coque o sode, si può usare sia l’acqua nel pentolino sia il guscio per “fertilizzare” il terreno.

Riutilizzare l’acqua di cottura è un piccolo gesto sicuramente non determinante, ma è sicuramente utile per mantenere alta l’attenzione sulla necessità di non sprecare una risorsa che viene quotidianamente sprecata, anche e soprattutto fra le mura domestiche. 


Articolo originale pubblicato a settembre 2012

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